Il progetto

scocio viottolo

Il contesto

Via Garibaldi è situata nel pieno centro di Torino e collega piazza Castello con piazza Statuto. Rappresenta la strada cittadina di più antica memoria, originariamente delimitata dalle attuali piazza Castello e via della Consolata. Sotto Vittorio Amedeo II venne prolungata all’attuale corso Valdocco; nell’Ottocento venne infine collegata a piazza Statuto. Da sempre via principale della città, per la sua lunghezza e per l’ampiezza, fino al 1882 era nota ai torinesi come via Dora Grossa.

Circondata da palazzi settecenteschi è, con i suoi 963 metri di sviluppo, la via pedonale più lunga d’Europa. Quello che è il suo assetto attuale risale al 1714, con i i lavori ordinati da Vittorio Amedeo II di Savoia e continuati dal successore Carlo Emanuele III, in collaborazione con Filippo Juvarra, ne ridefinirono il perimetro, rendendolo più regolare e aumentandone la larghezza. In questa fase furono demoliti i palazzi che si affacciavano sulla via, mantenendo sostanzialmente inalterati i cortili interni.

Ed è proprio in uno di questi che si trova l’immobile oggetto dell’intervento di impianto originario presumibilmente cinquecentesco, affacciato su un viottolo lastricato in pietra che sfocia in un altro cortile.

Arrivando ai giorni nostri, data 23 agosto 1907, il primo progetto di sala di proiezioni stabile conservato presso l’Archivio Storico della Città di Torino. Si tratta appunto del cinema Garibaldi, originato dalla pressoché radicale trasformazione dell’ex albergo San Simone, alloggiato parte nel cortile e parte nella manica esterna di una pregevole architettura. Il progetto reca la firma di Enrico Bonicelli (architetto eclettico che ha firmato anche la promotrice delle Belle Arti al Valentino e le Officine di Savigliano) e attinge alla ricorrente Art Nouveau. Così si legge nel volume “Una città al cinema” di Imarisio – Surace Marcellino, pubblicato dalla Tipolito Subalpina nel 1996.

Dalla riduzione del basso fabbricato esistente nel cortile, già albergo San Simone nel secolo diciottesimo, nasceva il cinema Garibaldi. L’edificio ristrutturato internamente nel 1990 dai precedenti proprietari nell’attento rispetto dell’architettura originaria, dispone di un ingresso scenografico a smusso d’angolo. La sala di proiezione interna fu innalzata eliminando il primo piano dell’ex albergo e ricavando un soffitto decorativo in cemento armato e lesene laterali di pregevole disegno. Il pavimento, coevo, è stato recuperato con lavori di restauro conservativo

L’intervento

Il progetto di ristrutturazione si pone innanzitutto in un’ottica di restauro conservativo delle caratterizzazioni tipologiche che nel corso degli anni si sono susseguite, limitando le opere edili alla realizzazione degli adeguamenti normativi per quanto riguarda le questioni relative ai luoghi di pubblico spettacolo, l’inquinamento acustico, l’impiantistica di climatizzazione, con raffrescamento e riscaldamento e il ricambio forzato dell’aria.

 

Disegno cinema v10.mcd

Come evidenziato nell’elaborato grafico si intende realizzare una sala multifunzionale aperta al pubblico con 70 posti a sedere, con atrio di accesso in cui trovano posto i servizi igienici per persone con ridotta o impedita capacità motoria e suddivisi per genere, distribuiti da un unico locale con funzione di antibagno. Si completa la distribuzione degli spazi con la realizzazione di due vani uso ufficio e sala riunioni, eventualmente suddivisi da parete mobile, grazie alla quale possono diventare un ambiente più grande a uso sala riunione e per piccole proiezioni di supporto. Gli spazi presenti al primo e secondo piano interrato sono da considerarsi chiusi al pubblico e di servizio alle attività dell’associazione, mediante spazi destinati a magazzino e deposito.

A livello progettuale possiamo evidenziare cinque macro aree per tipologia di intervento:

Opere murarie (Tramezzi interni per la realizzazione servizi igienici, e la suddivisione dell’atrio dai due vani uso ufficio/sala riunione, apertura e chiusura vani porte, assistenza muraria per posa degli impianti);

Pavimentazioni (Rimozione pavimenti esistenti per la realizzazione degli impianti nella zona dedicata ai servizi igienici, realizzazione nuovi sottofondi e vespai e posa nuove pavimentazioni);

Impiantistica (climatizzazione, trattamento aria, idrico sanitaria, elettrica e trasmissione dati, riduzione emissioni acustiche), privilegiando gli aspetti di risparmio energetico .e di riduzione di emissioni di gas climalteranti). In particolare si prevede la sostituzione della caldaia alimentata a gas metano esistente con una a condensazione e ad alto rendimento, la sostituzione degli elementi radianti ventil-convettori, l’utilizzo di una unità di trattamento aria con recupero termico, impianto elettrico con elementi illuminanti a basso consumo e a led. In questa voce sono altresì comprese opere di contenimento delle emissioni acustiche attraverso l’utilizzo di materiali fonoassorbenti

Intonaci e decorazioni (ripristini, sostituzioni parti ammalorate, nuovi intonaci e decorazioni).

Serramenti (porte interne, sostituzione serramenti esterni e messa a norma per sicurezza). Fornitura e posa dei serramenti interni per la zona servizi, uffici e per il collegamento tra l’atrio e la sala, posa dei maniglioni antipanico per le uscite di sicurezza)

 

Chi ci sta lavorando…

Impresa Edilimpianti srl – via San Paolo, n. 8 – Pianezza (TO) con

dop architetti: Francesca Grilli, Gloria Lepri, Roberta Rinaldi ed Enzo Gargano (Progetto architettonico e Direzione Lavori)

Claudio Borsello (Progetto di Climatizzazione e isolamento termico)

Gianfranco Pascuzzi (Progetto impianto elettrico e antincendio)

Diego Dell’Erba (Acustica)

Francesca Bosman ed Elisabetta Genta – GEA SART (Archeologia)

Marilena Ribaldone e Corrado Curti (Strutture)

Giorgia Adesso (Restauri)

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